Credo che ognuno di noi abbia, nel suo passato più o meno lontano (si sa,l’anagrafe non perdona) dei ricordi di quando si giocava con altri coetanei sotto casa.
La frase che anche oggi si sentirebbe più spesso pronunciare è proprio “PASSA”,quel concitato e disperato”PASSA LA PALLA!!”.
L’ho sentita e detta anch’io, questa frase un’infinità di volte. Mai però che la palla me la andassi a prendere con forza, scavalcando compagni di squadra.
Il massimo che potevo fare, era provare a toglierla ad un avversario,ma non era nemmeno così frequente.
Succede poi, che passino gli anni, e la palla ti viene voglia di prenderla a tutti i costi, perché lo ritieni importante.
Due giorni fa, il Governo, dopo aver deciso tempi regolamentari, campo di gioco, ed essersi giocato 3/4 della partita,c’ha passato la palla.
Adesso sarà la Regione Abruzzo, nella persona del suo Presidente Chiodi a controllare e gestire la macchina della ricostruzione.
Berlusconi, però, l’ha detto: resterà al nostro fianco, e chi avrebbe mai sperato la facesse finita così.
Tornerà,dunque, eseguirà il suo controllo a distanza e marcandoci a uomo, che tanto i suoi uomini sono tutti ai posti giusti, ed anche quelli direttamente non suoi, danno tutta l’aria di chi la casacca,la cambierebbe volentieri.
Ma in questa partita non siamo restati troppo in panchina? Se l’allenatore non ci calcola, cosa fare? Restare bambini, in attesa?
Da parte mia no, non credo proprio sia più il caso: non pagava allora, non pagherà nemmeno oggi.
La partita si gioca sul nostro terreno, il premio è la nostra città.
Di tutti, e quindi anche mia e tua, che forse sei Aquilano/a, e leggi.
Per parte mia, la giocherò quotidianamente, informandomi in primo luogo, che senza sapere la verità dove vogliamo arrivare?
E poi, curiosando qui e là, so che le idee di tanti verranno fuori, dobbiamo solo farle presenti, ma stavolta con convinzione, perché si tratta di decidere delle nostre vite, del nostro angolo di mondo.
Che sia allora, finalmente, l’invasione di campo.
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