DI DENARO E D’ALTRE SCIOCCHEZZE

21 07 2010

I soldi c’erano, ma non li potevamo spendere meglio.

I soldi c’erano, ma non li sapevamo spendere.

I soldi c’erano, ma non li sapevamo chiedere.

I soldi c’erano, e non ci sono più.

La parabola dei quattrini spesi sul terremoto ieri ha scritto l’ultimo capitolo. Ora è tempo che chi ci ha portato in giro per un anno e mezzo, si levi dalle palle e vada, più utilmente, a prestare la sua opera nei campi. Sempre che non vogliano fare danno anche lì. E sempre che nessuno decida di accoglierli con i forconi.

Nel frattempo, dal Giornale aspettiamoci un titolo del tipo: “Gli Aquilani vogliono l’albergo gratis”.

dice Spinoza.it a questo proposito: Quest’albergo non è una casa!

Rimontiamo le tende? La stagione è ottima.

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VOGLIO SCENDERE

17 04 2010

Sembra che sia fatta. Chiodi esce, rientra Bertolaso.

Il Commissario Chiodi,dopo tre mesi di gestione della ricostruzione de L’Aquila, sembra stia per lasciare la palla ad altri, ma solo dopo questi atti che ne denotano la capacità amministrativa: Leggi il seguito di questo post »





NOI SAPPIAMO

22 03 2010

Primavera Aquilana

Ore 9:00 di ieri mattina. Assonnati.

Il sole della sesta domenica consecutiva di bel tempo inizia ad illuminare metà piazza Duomo.

Mi siedo sulla base di uno dei lampioni in piazza. So che arriveranno, è tutto pronto. Due tendoni enormi, qualche gazebo.

I soliti cani del centro, gli unici di noi rimasti a fare la guardia, sono sempre lì.

A poco a poco, arrivano. Leggi il seguito di questo post »





RICOSTRUIRE, STANCA.

19 03 2010

L’Aquila, ma sarebbe più opportuno dire gli Aquilani, da 11 mesi e mezzo, vive senza tregua un periodo che si potrebbe definire allucinante, se non fosse così duramente reale.

In una città distrutta, lontani dalle proprie vere case, sistemati alla bene e meglio, perso ogni usuale punto di riferimento in città, in casa, in famiglia e nelle amicizie, si tira avanti.

Molti, sono convinto, vanno avanti per inerzia. Tantissimi non hanno potuto mollare  l’osso, solo perché obbligati: i figli a scuola qui, il lavoro(chi ce l’ha ancora) qui, un’attività commerciale da far ripartire basandosi solo sulle proprie forze, sempre qui.  Leggi il seguito di questo post »





INVASIONE DI CAMPO

31 01 2010

Credo che ognuno di noi abbia, nel suo passato più o meno lontano (si sa,l’anagrafe non perdona) dei ricordi di quando si giocava con altri coetanei sotto casa.
La frase che anche oggi si sentirebbe più spesso pronunciare è proprio “PASSA”,quel concitato e disperato”PASSA LA PALLA!!”.
L’ho sentita e detta anch’io, questa frase un’infinità di volte. Mai però che la palla me la andassi a prendere con forza, scavalcando compagni di squadra.
Il massimo che potevo fare, era provare a toglierla ad un avversario,ma non era nemmeno così frequente.
Succede poi, che passino gli anni, e la palla ti viene voglia di prenderla a tutti i costi, perché lo ritieni importante.
Due giorni fa, il Governo, dopo aver deciso tempi regolamentari, campo di gioco, ed essersi giocato 3/4 della partita,c’ha passato la palla.
Adesso sarà la Regione Abruzzo, nella persona del suo Presidente Chiodi a controllare e gestire la macchina della ricostruzione.
Berlusconi, però, l’ha detto: resterà al nostro fianco, e chi avrebbe mai sperato la facesse finita così.
Tornerà,dunque, eseguirà il suo controllo a distanza e marcandoci a uomo, che tanto i suoi uomini sono tutti ai posti giusti, ed anche quelli direttamente non suoi, danno tutta l’aria di chi la casacca,la cambierebbe volentieri.
Ma in questa partita non siamo restati troppo in panchina? Se l’allenatore non ci calcola, cosa fare? Restare bambini, in attesa?
Da parte mia no, non credo proprio sia più il caso: non pagava allora, non pagherà nemmeno oggi.
La partita si gioca sul nostro terreno, il premio è la nostra città.
Di tutti, e quindi anche mia e tua, che forse sei Aquilano/a, e leggi.
Per parte mia, la giocherò quotidianamente, informandomi in primo luogo, che senza sapere la verità dove vogliamo arrivare?
E poi, curiosando qui e là, so che le idee di tanti verranno fuori, dobbiamo solo farle presenti, ma stavolta con convinzione, perché si tratta di decidere delle nostre vite, del nostro angolo di mondo.
Che sia allora, finalmente, l’invasione di campo.





Dilettanti allo sbaraglio ?

17 01 2010

Mentre da mesi, per i media con diffusione nazionale, il capitolo L’Aquila è per il 90% archiviato, e per di più con successo reclamizzato come miracoloso, per me (e magari per noi?) la situazione assume connotati grotteschi.
Ogni punto strategico della desiderata ricostruzione appare oggi in panne, e non accenna a volerne uscire. Leggi il seguito di questo post »