FLUSSO DI COSCIENZA # 7 (BOLLETTE & MUCH MORE)

17 01 2013

In pratica:
la riunione della Commissione Bilancio, durata circa quattro ore, tra alterne vicende e siparietti indegni di una assise non solo Pubblica, ma per di più Istituzionale, ha evidenziato che:
– il Comune non ha potuto rilevare negli ultimi due anni i consumi dei singoli appartamenti del Progetto CASE perché sprovvisto del necessario personale
– che i conti fatti finora per l’ “anticipo” (!!!) delle bollette finora emesse sono clamorosamente sbagliati, se non altro per quanto riguarda i consumi di acqua; tale errore materiale e concettuale porterebbe, se non corretto, il Comune ad incassare più di 3 MILIONI di Euro in più del dovuto
– che i pannelli solari installati sui tetti di ogni palazzina fruttano al Comune circa 300.000€ l’anno, che però se ne vanno sistematicamente per mettere le pezze a colore alle suddette palazzine, che versano in condizioni disastrose e comunque ben note a chi ha avuto modo di buttarci uno sguardo nemmeno troppo approfondito e che pertanto questa entrata non viene messa a frutto per una riduzione delle bollette energetiche
– che alcuni di questi pannelli, non fotovoltaici, ma per acqua sanitaria, potrebbero non essere funzionanti e che finora nessuno si è preoccupato di chiedere il risarcimento per il danno causato da tale malfunzionamento alle ditte che li hanno installati. (comunque potrebbero anche essere tutti funzionanti, ma nessuno lo saprà finché non sarà verificato)
– che si dovrebbe arrivare ad elaborare un piano di rateizzazione “allungato” per alcune fasce di reddito svantaggiate. (ancora tutte da identificare e da capirne la fattibilità)
– che l’assessore Fabio Pelini ha detto che oggi al Comune risultano vuoti 68 appartamenti del Progetto CASE ( a cui sommare tutti quelli che di fatto sono vuoti ma non risultano su carta perché gli assegnatari magari tengono aperta l’acqua e il gas e il riscaldamento per non farsi sgambare, e oggi quelle bollette le dovete pagare tutti voi altri)
– che da due giorni (!!!) alcuni dipendenti comunali stanno provvedendo al rilievo dei consumi nei primissimi appartamenti (partendo dal sito di S. Antonio) e che sulla base dei rilievi effettuati sarà corretta per ciascun nucleo familiare la somma dovuta nel periodo aprile 2010-novembre 2012, decurtando la somma già pagata con le bollette attualmente in riscossione
– che l’unico assessore a quanto pare responsabile sulla materia e cioè Alfredo Moroni (Opere Pubbliche) è stato l’unico a restare in silenzio finché è rimasto presente (è andato via almeno un tre quarti d’ora prima della fine della riunione)
– che il Sindaco Massimo Cialente (poraccio) ci prova a farsi capire e a far tornare i conti (ma il SED lì fa davvero a “membro di segugio”)ma il suo è proprio ANCHE un problema di prospettiva (“chiediamo aiuto alla cittadinanza”- forse non gli è chiaro che dovremmo essere noi a chiedere aiuto a loro, ma quì si va in un campo troppo filosofico e potrebbe stralunare gli occhi in modo preoccupante sentendo un discorso del genere)
– che comunque, secondo il Presidente Giustino Masciocco solo grazie al Comune non ci hanno staccato luce acqua e gas, perché quei cattivoni dell’Enel e della Gran Sasso Acqua le volevano staccare a tutti quanti (Comune compreso) perché si sà che questi se la prendono se uno ci mette tre anni a pagare quasi 9 milioni e mezzo di Euro complessivi di bollette, anziché pensare al prossimo ma tu pensa questi qua come ragionano e solo grazie al Comune ora le bollette(sbagliate e fatte un tanto al metro quadro e un tanto al giorno, ma in nessun caso un tanto al metro cubo di gas/acqua (perché quelli nessuno è venuto a rilevarli) le dobbiamo pagà chi in 6, chi in 12, chi in 18 mesi (secondo un calcolo che nessuno c’ha saputo spiegà, pur avendoglielo noi dal pubblico chiesto più volte a gran voce nei vari momenti in cui ci rompevamo un po’ le palle di stà a sentì stà massa di stronzate dette sulla nostra testa e sulle nostre tasche
-che le uniche persone che riescono a rappresentare il mio pensiero nel consiglio comunale sono Ettore, Vincenzo Vittorini e pochissimi altri
– che alla fine siamo tutti daccordo ma per ora se tà pagà e sperà che tutto poi si risolve per un intervento risolutivo di un qualche Gigante buono (pensaci tu!)
– che….ah ecco:
– che questa città viene guidata e ideata un tanto al chilo e un tanto al giorno
– che quindi secondo me il mega Buco sotto Piazza Duomo per metterci un centro commerciale o un megaparcheggio (‘n’ atro)secondo me ce lo piazzano perché poi può esse sempre utile se non altro magari ci troviamo una necropoli come a Fossa e scopriamo che qualcuno prima di noi aveva già fatto la stessa fine. E chissà se prima di farla quella stessa fine, verso cui ci stanno avviando a grandi passi, s’era dovuto incazzare pure quel povero cristo come noi.

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Una risposta

19 01 2013
Maurizia

perchè non facciamo una bella class action prima di prendere i forconi (cosa che sembrerebbe l’altra alternativa possibile)? Per Piazza Duomo propongo una bella raccolta firme contro così aiutiamo il Comune a capire che non ci serve e che quel denaro si può utilizzare per riparare qualcosa del centro, magari proprio SULLA piazza. Questa di scavare sotto P.zza Duomo mi pare, come inutilità sicuramente e come pericolosità molto probabilmente , simile alla tristemente nota metropolitana di superficie di infelice memoria. Ce li ricordiamo gli abitanti del quartiere di S. Pietro che lamentavano tremori delle loro case mentre procedevano i lavori per la posa delle rotaie? Senza considerare che avremmo dovuto costringere gli abitanti delle città vicine a venire tutte le mattine a L’Aquila, farsi due giri sulla metro e poi tornare a casa loro. Solo così avremmo avuto un esercizio in attivo. I “salotti buoni” gli aquilani li vogliono riavere all’aria aperta.

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