COINCIDENZE ISOLATE

21 05 2010

E così, mentre mi auguravo di aver il peggio ormai alle spalle, non c’è un attimo per  pensare positivamente al futuro.

Leggo che il Consiglio dei Ministri si è riunito ed ha trovato il successore del prefetto Gabrielli, che si appresterà poi a succedere a Guido Bertolaso a Capo della Protezione Civile.

(piccola digressione: quanto ci scommettete che ci sarà chi si straccerà le vesti, persino qui a L’Aquila, nel momento dell’addio?ci metto la mano sul fuoco che sarà così)

Dunque, però, hanno trovato anche il sostituto per il sostituto. Ed è una sostituta.

La signora in questione si chiama Maria RIta Iurato, e proprio all’ultimo, pare che stesse per non farcela.

Il caso ha voluto che infatti, nell’inchiesta che ha fatto dimettere Scajola (siamo in attesa che anche l’ex-ministro si faccia una ragione del fatto che non è normale pagare così poco una casa fronte Colosseo) sia saltata fuori una lista dal significato oscuro: nomi e cognomi eccellenti, di presunti clienti delll’imprenditore Diego Anemone, quello della cricca.

E guarda un po’, c’è anche il neo prefetto, tra di loro. In una lista di notabili che conta 400 nomi tra cui Pupi Avati, Cesara Buonamici, Balducci, Nicola Mancino. Tutti nomi noti.

Ovviamente non significa nulla di sicuramente negativo, ma L’Aquila è un nodo centrale della vicenda nazionale che sta investendo la Protezione Civile il Governo e che sembra sempre più legata ad un diffuso sistema di malaffare istituzionale.

Per questo, qualche coscienza s’è agitata, dicono, e la Iurato ha rischiato di dover passare la mano. Poi, si è deciso d’andare avanti con la nomina.

Quanto poteva essere opportuno mettere a capo della struttura che controlla la legittimità degli appalti pubblici del più grande cantiere d’Europa, una persona dai legami tutti da chiarire con Anemone?

Da uno a dieci, quanto?

In questo mare di “casi isolati”( come Berlusconi ha definito, prima della puntuale smentita e fraintendimento, i casi di Verdini e Scajola), questa è una coincidenza. Isolata pure quella.

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STRANE COSE SUCCEDONO

5 05 2010

Strane cose succedono.

Capita che un signore compri casa al Colosseo e non si accorga d’averla pagata un terzo del suo valore di mercato. Capita poi una cosa anche più strana: e cioè che a un certo punto, incominci a dire che deve dimettersi perché non sopporterebbe l’idea, il pensiero che qualcun’ altro abbia pagato un pezzo di casa sua, mettendogli 80 assegni mano al momento dell’atto di vendita.

A lui. Ministro della Repubblica. Ora ex.

Siamo all’inverosimile.

Claudio Scajola è preda di un evidente attacco di depersonalizzazione, per pensare e dire simile enormità. Parla come vedendosi fuori dal corpo. (“un ministro non può sospettare di abitare in una casa pagata in parte da altri”)

Non potrebbe restare al Ministero, pensando che forse quella casa è stata pagata con soldi non del tutto suoi. E chi doveva saperlo, se non lui?

Strano, stranissimo. Assurdo, inverosimile, impensabile.

E infatti, non lo penso e non ci credo.

Ma non è qui, la cosa più strana: cercare di uscire da questa colossale figuraccia cercando di salvare la faccia, è umano.

La palma di fenomeno paranormale político,invece sta nelle reazioni del Governo Berlusconi: ieri a Ballarò e non solo, tutti i politici di centro destra erano impegnati a difendere l’indifendibile scusa usata da Scajola.

Tutti a dire che merita riconoscenza un uomo politico che si dimette ancor prima d’essere indagato, ancor prima d’essere rinviato a giudizio.

Nessuno, però, da sinistra, che abbia riportato la questione sul piano di realtà che merita.

Nessuno che abbia fatto notare che se nelle dimissioni di Scajola c’è da intravedere un esempio di moralità pubblica, altrettanto si mette in luce che altri, e ben più importanti di Scajola, tale esempio non solo l’abbiano negato all’Italia, ma addirittura abbiano teorizzato che la moralità sta nel rifiutare di comportarsi analogamente.

A cominciare da Silvio Berlusconi (le accuse giudiziarie sono attacchi politici), proseguendo con Nicola Cosentino (sottosegretario coinvolto in processi per associazione camorristica), e con Altero Matteoli (il Parlamento ha rifiutato la richiesta di rinvio a giudizio per favoreggiamento)…. e così via: una bella fetta del Governo Berlusconi ha la sua pendenza giudiziaria. Eppure, sono tutti lì, a far gran caciara, a dire che loro non solo non mollano, ma a spiegare che SONO ENTRATI in politica per salvarsi dai processi.

Nessuno, a sinistra, ha detto quello che una persona onesta direbbe riguardo tutta la vicenda.

Sì. Succedono strane, stranissime ed incomprensibili cose.

Viene da pensare che se non lo dicono, è perché non vogliono dirlo. E non c’è una sola buona ragione al mondo, per comportarsi così.

Poveri noi.

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