MANGANELLATI,DENUNCIATI,CRIMINALIZZATI.

12 07 2010

Spiccate denunce nei confonti di due partecipanti alla manifestazione a Roma del 7 Luglio.Si tratta di E.M. 39 anni(promotore) e di G.C. 26 anni, romano. Nei filmati del simpatico omino della Digos che ci riprendeva dalla camionetta risulterebbero altri 22 romani appartenenti a centri sociali.

Procedendo con ordine:

– i denunciati sarebbero colpevoli di aver spinto contro gli scudi all’imbocco di via del Corso. ‘sti scostumati.

– per di più sarebbero pure romani. st’infiltrati.

– quindi non sarebbero nemmeno terremotati. ‘sti sculati.

– e, ciliegina sulla torta, non sono loro ad essere stati manganellati. ‘ sti impuniti.

E gli aquilani manganellati? Sono solo degli strumentalizzati. Ah, e visto che ci state: PURE INGRATI.

Vanno solo criminalizzati.

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Ad onor del vero, ecco chi spingeva contro chi.

foto tratta da http://www.6aprile.it. Grazie a Barbara Ghini per la segnalazione.

Grazie particolare ad Elisa Cerasoli, giornalista aquilana che me l’ha fatto sapere e mi ha consentito di scriverlo subito.

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L’AQUILA VOLA A ROMA

25 06 2010

Questo è solo l’antipasto, l’inizio: finché non ci sarà data risposta, il Consiglio Comunale ha proclamato lo stato di agitazione permanente. E il 6 Luglio, TUTTI dobbiamo andare a Roma.

Ci accamperemo sotto il Senato, se necessario. Siamo gente orgogliosa, che non molla l’osso. Più che mai non possiamo mollarlo ora. Tutti, devono portare amici e parenti a Roma. L’assemblea cittadina come sempre si riunisce tutti i giorni dalle 18 al tendone, in particolare il mercoledi, e la domenica alle 11. Si organizza tutto da soli. Aiutate, aiutateci, venite a Roma il 6 Luglio.

Il 6 Luglio, si vince o si perde. Nessuno escluso.

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A ROMA, INSIEME e SUBITO

19 06 2010

Dice che ci danno altri sei mesi di proroga, ma non a tutti.

Dice che poi, così, potranno dire d’averci dato pure una sospensione più lunga di Umbria e Marche.

Dice..

Embè?

Forse non è chiaro, ma sei mesi di proroga sono un’ulteriore fregatura.

E’ importante soprattutto la sospensione della restituzione, e non di certo di sei mesi in sei mesi. Perché puoi anche arrivarci, ai dodici anni di sospensione ottenuta da altri, ma se ti viene data 6 mesi alla volta, non hai la tranquillità necessaria, non hai la solida certezza NECESSARIA a dare struttura alla tua impresa, a programmare una FASE DI MEDIO TERMINE per raggiungere i tuoi obbiettivi.

Di sei mesi in sei mesi, hai un unico obbiettivo: tirare la corda, sperando ti sostenga. Rimandi il fallimento, non lo sventi. Non puoi nemmeno provarci.

Con le dovute proporzioni, vale lo stesso per gli autonomi, e anche per i dipendenti che si fanno mensilmente i conti su tutto.

Dice che abbiamo fatto la maggiore manifestazione di sempre a L’Aquila. Mai, in nessuna occasione ventimila persone hanno manifestato in città, e con quella compostezza e determinazione. Eppure, non ci siamo nemmeno visti di sfuggita sulle TV più seguite. Censurati.

Obbiettivo mancato? Forse. Dipende da quale obbiettivo si aveva.

Il giusto aiuto dello Stato alla ricostruzione dell’Aquila è un obbiettivo mancato.

Sapere di avere la “forza contrattuale” per spuntarlo, no. E’ un obbiettivo centratissimo: siamo stati deliberatamente censurati, ergo facciamo paura. Non perché menti fragili, ma perché qui da noi si sono esposti tanto, troppo. E hanno mentito, troppo.

Possiamo rompere il loro giocattolo in qualsiasi momento. In ventimila e anche in diecimila.

Allora, che si fa?

Siamo gli stessi di tre giorni fa. Abbiamo chiesto e non ci è stato dato.

Andiamocelo a prendere, allora.

ANDIAMO A ROMA, INSIEME. SUBITO

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