DI PARTECIPAZIONE E LOBBY

19 08 2010

Ci sono 35 milioni di € dello Stato da spendere “per il sociale” a L’Aquila. Nove di questi milioni minacciano di svanire perché inutilizzati da più di anno.

Tra le quindici deleghe dell’assessore Pezzopane c’è appunto, quella alle politiche sociali.

C’è da giurare che saranno spesi come si paventava, proprio ieri e da più parti in Assemblea cittadina. Che contemporaneamente andava “in scena” durante l’incontro promosso dall’assessore, e alla quale alcuni cittadini avevano partecipato, riportando voci che paventano la costruzione di palestre, asili, piscine, nelle aree del Progetto CASE.

Assicura, l’amministrazione comunale, che le nuove costruzioni risponderanno ad un criterio di pianificazione urbanistica (che è prerogativa dell’amministrazione comunale), e che sarebbe stato esaustivamente portato a termine con studi preliminari alla loro localizzazione.

Quindi un’idea di città c’è? Esiste?

Vale la pena di domandarsi allora come mai la delega alla ricostruzione partecipata (anche questa di Stefania Pezzopane) non sia stata utilizzata proprio per far si che si arrivasse ad una pianificazione partecipata, quella sì, delle strutture da localizzare nelle aree del Progetto CASE. In quel famoso 30% destinato a servizi all’interno dei 19 siti.

Vale la pena allora domandare all’Amministrazione Comunale se abbia intenzione di costruire, piuttosto che ricostruire, e soprattutto se abbia intenzione di annunciare le decisioni prese, piuttosto che far si che si possa contribuire a prenderle, indicando (se ci sono) differenti priorità.

Dalla sua l’assessore avrebbe un fantomatico questionario/sondaggio condotto tra residenti dei 19 siti, (ma a parte il sottoscritto, non ne conosco uno solo che abitandovi, sia stato intervistato) e grazie al quale si assicurerebbe una risposta adeguata alle necessità avvertite come prioritarie proprio dai maggiori beneficiari.

Dal canto suo, ieri l’ Assemblea ha dato lettura di un vibrante comunicato stampa che accusa la modalità di procedere del Comune, che in quanto a decisioni prese dall’alto e calate nella realtà della cittadinanza con spirito quanto meno oligarchico, non è da meno alla Protezione Civile e ricomincia a dimostrarlo.

Nel comunicato stampa, c’è la richiesta indifferibile di un confronto con l’Amministrazione, che ci chiarisca quale ruolo intenda riservare alla cittadinanza attiva, quale futuro si voglia assicurare all’iter d’approvazione del Regolamento di Partecipazione che pure abbiamo protocollato in Comune ormai un mese fa, e lì giace, senza una tangibile presa in considerazione fino ad oggi.

Insomma si chiede che ci si dica se s’intende lasciarci uno spazio formale e poi pure fisico (l’inverno arriva) per praticare partecipazione.

Alla lettura di questo comunicato, ottimo a parer mio nella forma, hanno fatto seguito interventi degli astanti.

I soliti astanti, i soliti interventi. Tutti che vogliono, giustamente, partecipazione.

E minore velocità, se non autentica “fretta”, da parte del Comune nel procedere a decisioni impegnative non solo finanziariamente, che rischiano di mettere una parola definitiva sul destino dei 19 siti, e quindi, di riflesso, su quello della città tutta. Del centro storico. C’è la preoccupazione, da me non condivisa sino in fondo, che rendere davvero vivibili e serviti i 19 siti possa condannare la città alla non-ricostruzione. Che la gente si adagi su quelle comodità, perdendo di vista l’importanza del suo nucleo identitario collettivo.

Alcuni si spingono più in là, e dicono che ci vuole rivolta contro queste scelte imposte, perché abbiamo il diritto di essere consultati. Le regole sono saltate, l’ordinario non può amministrare lo straordinario che s’è creato col terremoto e la sua distruzione.

A me pare assurdo, che dopo tutti questi mesi, la mia assemblea cittadina abbia ancora voglia di chiedere che si affermi esplicitamente da parte del Comune  ciò che, attraverso le sue azioni ed atteggiamenti, è intellegibile senza difficoltà.

Noi siamo una PARTE, della cittadinanza. Lo diceva il Sindaco nell’intervista che realizzammo a Gennaio nel suo ufficio, e che vi ripropongo alla fine del post. Ed in quanto PARTE, l’ascolto che è dovuto a noi è pari se non inferiore a quello dovuto alle realtà meno apparenti, ma pure presenti in città come altrove. Chiamatele lobby, se volete. E con le strutture che saranno costruite “per il sociale”, avremo una probabile dimostrazione di chi essi siano.

Mi domando se davanti a tutto questo, valga la pena di domandare ancora una volta con cortesia, di partecipare. E per di più, con ancora maggiore cortesia, di chiedere una volta per tutte se si ha intenzione di lasciarci fare proposte( che pure abbiamo elaborato e potremmo potenziare ed arricchire col contributo di tutti) all’Amministrazione comunale.

No, me lo domando perché ho come la “sensazione”, che mentre alcuni di noi parlano di rivolta e altri domandano con cortesia che ci si dica cosa si vuol fare con noi, il Comune fa i fatti. E con tutt’altra gente.

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IL MIRACOLO SIAMO NOI

12 07 2010

A beneficio di chi non c’era, riporto qui cosa sta accadendo nell’Assemblea permanente dei cittadini del cratere.

(per chi non lo sapesse, sì: abbiamo un’ assemblea permanente, dove si confrontano le idee, le prospettive, gli obiettivi da raggiungere. e poi si decide insieme cosa fare. Vi ricorda qualcosa? Ne vorreste una anche voi? Non vi meraviglia che nessuno ne parli di quest’Assemblea? Non mi meraviglierei, fossi i voi: ricordate che siamo in un Paese dove la libertà di stampa non è un diritto assoluto!)

A seguito della manifestazione del 7 Luglio, si è riportata (con toni a dir poco enfatici) la notizia che gli Aquilani restituiranno le tasse in dieci anni, e si è parlato di una proroga di ulteriori sei mesi per l’inizio del loro pagamento.

Termini molto generali, appunto. La propaganda è così. Annunci promesse, riferisci notizie inesatte o comunque molto vaghe, contando sulla scarsa conoscenza degli argomenti di chi, estraneo ai fatti, ti ascolta.

Occorrono allora due precisazioni.

La prima: la gente comune, i lavoratori dipendenti ma non solo, le tasse le stanno già pagando dal 1° Luglio. I mutui sono ripartiti (in alcuni casi, erano ripartiti anche già da alcuni mesi, per non incorrere in ulteriori interessi sui ratei non versati: siamo nelle mani della generosità delle banche. E ho detto tutto.

La seconda precisazione: la restituzione delle tasse in 120 rate anziché 60, è solo una promessa. Non c’è ancora il voto sulla finanziaria, e quindi non si sa se l’emendamento verrà accolto. In ogni caso, l’emendamento presentato non corrisponde alla richiesta dei cittadini e sottoscritta da Comuni, Provincia e Regione. Chiedevamo di restituire al pari delle altre calamità a noi precedenti, il 40% del dovuto. Come Umbria e Marche. Permesso negato dal Governo.

(in uno slancio di sfacciataggine, avrei chiesto al Governo di trattarci come gli evasori fiscali: avremmo potuto pagare il 5% delle somme dovute. Tanto, osare per osare..)

Ieri, poi, nel corso dell’Assemblea cittadina in Piazza Duomo (partecipatissima nonostante il caldo), si è deciso di inviare una lettera al Ministro dell’Interno, nel quale si invitano i vertici del Ministero, del Governo e della Polizia, a dimostrare le affermazioni rilasciate circa la presenza di membri di centri sociali romani nella nostra manifestazione che a loro dire avrebbero istigato alla violenza, e procurato scontri con le forze dell’ordine.

In caso di impossibilità alla dimostrazione di quanto affermato da costoro, dovrebbero fare pubblica ammenda e dimettersi. Non ci andiamo leggeri, insomma. Ma del resto le accuse sono gravi, e vanno gravemente condannate poiché spudoratamente mendaci.

Del resto, noi aquilani, sperimentiamo da un anno la malafede dei mezzi d’informazione. A punto tale, che nelle nostre manifestazioni, abbiamo più macchine fotografiche e telecamere che bandiere o striscioni. E’ evidentemente un segno dei tempi che viviamo, almeno nell’Italia di Minzolini, Fede, e Feltri.

Altre iniziative: entro dieci giorni, l’Assemblea partorirà il Regolamento sulla Partecipazione. Documento importantissimo di cui, per legge tutti i comuni avrebbero dovuto dotarsi dal 2001. L’Aquila, in buona compagnia in Italia, è tra i Comuni che non ne hanno nemmeno l’ombra.

Bene, lo abbiamo elaborato noi, e tra dieci giorni sarà sottoposto al Consiglio Comunale della città, per essere valutato, ed approvato nei tempi più brevi possibili.

E’ stato poi votata una risoluzione affinché vi sia un’incontro, un “faccia a faccia” tra Sindaco(vice-commissario) Cialente, Presidente di Regione (e Commissario per la ricostruzione) Chiodi, e un tal De Matteis (consigliere regionale, quest’ultimo, dell’ MPA, che dal terremoto ad oggi altro non ha fatto se non smentire l’una e l’altra parte politica e talvolta anche se stesso, a distanza di due giorni, sulle responsabilità della fallimentare ricostruzione aquilana).

Scopo dell’incontro? Rispondere, con prove documentali alla mano, davanti ai cittadini che li hanno eletti (o che li subiscono) alla domanda del secolo. “I SOLDI CI SONO O NON CI SONO?”

Si preannuncia una giornata da mal di testa e sangue dal naso.

Ma non basta. Stiamo raccogliendo materiale su quanto di falso e dolosamente errato è stato sostenuto su L’Aquila nei mesi seguenti al terremoto: le censure, le notizie non date, o peggio, quelle false che vi sono state fornite tramite la tv. Ne verrà fuori un’esposto all’Autority competente, ed allora sì, che inizieranno anche su quel fronte le danze.

Insomma, amici. L’Aquila c’è. L’esperimento di democrazia partecipata procede. Con singhiozzi, ingolfamenti, talvolta pause preoccupanti e scatti da centometristi.

Al momento, nonostante tutto, corriamo.

Mai come oggi, infatti chi si ferma è perduto.

fatele sapere, ‘ste cosette… chissà che non si inizi a prenderci sul serio. Comprendete il valore dell’esperimento democratico che c’è in questa città, di cui ancora oggi si certifica la “morte civile”

E quando vi parleranno ancora del “miracolo aquilano”, spero avrete chiaro in testa dove sta, il miracolo. Siamo noi.

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AGGIORNAMENTO DELLE 15:05

Spiccate denunce nei confonti di due partecipanti alla manifestazione a Roma del 7 Luglio.Si tratta di E.M. 39 anni(organizzatore?) e di G.C. 26 anni, romano. Nei filmati del simpatico omino della Digos che ci riprendeva dalla camionetta risulterebbero altri 22 romani appartenenti a centri sociali. Embè?
Chissà se gli risulto pure io nel filmato che gli faccio il dito medio..

CERTO, è UNA NOTIZIONA. AVEVAMO IL SOSTEGNO ANCHE DI NON AQUILANI ALLA NOSTRA MANIFESTAZIONE. PAZZESCO. ESISTE SOLIDARIETA’.





NOI SAPPIAMO

22 03 2010

Primavera Aquilana

Ore 9:00 di ieri mattina. Assonnati.

Il sole della sesta domenica consecutiva di bel tempo inizia ad illuminare metà piazza Duomo.

Mi siedo sulla base di uno dei lampioni in piazza. So che arriveranno, è tutto pronto. Due tendoni enormi, qualche gazebo.

I soliti cani del centro, gli unici di noi rimasti a fare la guardia, sono sempre lì.

A poco a poco, arrivano. Leggi il seguito di questo post »