NON TUTTO CROLLA

30 04 2010


“Nel 1915 un violento terremoto aveva distrutto buona parte del nostro circondario e in trenta secondi ucciso circa trentamila persone. Quel che più mi sorprese fu di osservare con quanta naturalezza i paesani accettassero la tremenda catastrofe. In una contrada come la nostra, in cui tante ingiustizie rimanevano impunite, la frequenza dei terremoti appariva un fatto talmente plausibile da non richiedere ulteriori spiegazioni. C’era anzi da stupirsi che i terremoti non capitassero più spesso. Nel terremoto morivano infatti ricchi e poveri, istruiti e analfabeti, autorità e sudditi. Nel terremoto la natura realizzava quello che la legge a parole prometteva e nei fatti non manteneva: l’uguaglianza. Uguaglianza effimera. Passata la paura, la disgrazia collettiva si trasformava in occasione di più larghe ingiustizie.
Non è dunque da stupire se quello che avvenne dopo il terremoto, e cioè la ricostruzione edilizia per opera dello Stato, a causa del modo come fu effettuata, dei numerosi brogli frodi furti camorre truffe malversazioni d’ogni specie cui diede luogo, apparve alla povera gente una calamità assai più penosa del cataclisma naturale. A quel tempo risale l’origine della convinzione popolare che, se l’umanità una buona volta dovrà rimetterci la pelle, non sarà in un terremoto o in una guerra, ma in un dopo-terremoto o in un dopo-guerra.”

Ignazio Silone, sapeva di cosa parlava. Uguaglianza effimera, destinata a cadere per mano della ricostruzione. Non già quella materiale, dei beni perduti; ma ricostruzione dei pre-esistenti rapporti di forza, delle posizioni privilegiate. Mentre la collettività annaspa, e conosce difficoltà mai sperimentate, c’è chi si avvantaggia innegabilmente. Leggi il seguito di questo post »





UNA GERARCHIA TRA MORTI?

7 02 2010

Ma dove siamo arrivati?

Adesso inizia a delinearsi una possibile spiegazione del perché alla Casa dello Studente, e poi in Piazza Duomo eravamo così pochi.

C’è chi commentando la lettera aperta di un’ex inquilina di quel maledetto edificio, ritiene che la misura sia colma, e dà la stura al suo malcontento. Leggi il seguito di questo post »





PRESIDIO DELLA MEMORIA

6 02 2010

“MEMORIA VERITA’ GIUSTIZIA”

A dieci mesi di distanza dal 6 Aprile, arriva puntuale il momento di ritrovarsi. Pochi giorni dopo l’appello accorato dei familiari delle vittime in occasione dell’inaugurazione dell’ Anno Giudiziario, torniamo a ricordarli tra noi, con la speranza di essere sempre di più, e sempre più consapevoli delle cause di questa tragedia simbolo. Leggi il seguito di questo post »





PROCESSO BREVE. COSCIENZA BREVISSIMA

30 01 2010

L’Aquila, 30 Gennaio 2010

Anche a l’Aquila si è svolta la cerimonia d’apertura dell’ anno Giudiziario.
Un rito vuoto fino ad oggi nelle coscienze di tanti, per lo meno nella mia, ha acquisito quest’anno una veste tutta nuova. Leggi il seguito di questo post »