INGENUE DOMANDE DI UN INGENUO CITTADINO

18 07 2010

Fresca di nomina ad assessore comunale con la bellezza di 15 deleghe, Stefania Pezzopane (non paga) fonda un’associazione che promette di occuparsi di Ricostruzione partecipata. Che è una delle sue quindici-dico-quindici deleghe assessoriali.

Dell’associazione in questione, “aperta ai contributi della cittadinanza”, si legge sul sito della stessa, faranno parte nomi e volti noti come David Sassoli, Piero Badaloni, e altri personaggi politici che di ricostruzione si sono occupati, come la Presidente della Regione Umbria Lorenzetti.


“È dalla gente, dai giovani, dai professionisti, dalle categorie produttive… che è giunta la più grande attestazione di amore per la nostra città e con essa sono arrivate idee, stimoli nuovi. È con tutti loro che vogliamo ricostruire, dal basso, la città. Vogliamo essere una comunità organizzata, capace di decidere del nostro futuro, garantendo a tutti una libera partecipazione, con l’obiettivo di lavorare per la ricostruzione dell’Aquila, dei comuni limitrofi e dei rispettivi abitanti. Una ricostruzione che non sia solo di tipo urbanistico-architettonico, ma anche, soprattutto sociale, economico e culturale. L’associazione è aperta a tutti, indipendentemente dal credo politico. Gli unici colori che ci contraddistinguono sono il nero e il verde, quelli dell’aquilanità. […] Vogliamo essere un luogo di elaborazione e di “contaminazione” tra diverse idee e proposte, sollecitare l’incontro e il confronto tra le istituzioni e i diversi gruppi che spontaneamente hanno coagulato le energie dei cittadini fin dai primi mesi dell’emergenza post sisma.”

Io, ingenuamente, non posso che domandarmi in merito alcune cose:

La prima, e più pesante questione da sciogliere è cosa mai possa fare un’associazione più di quanto i suoi stessi componenti (tra parlamentari, euro-parlamentari e personaggi politici attivi in genere) non riescano a “portare a casa”, per il bene della collettività s’intende, durante il loro lavoro e grazie ad esso.


La seconda, da quanto si legge nello scarno comunicato che annuncia per la giornata di domani la presentazione dell’associazione al pubblico (ore 17, ridotto del Teatro Comunale), mi pare più che legittima:


Cantiere Aq è un laboratorio aperto al contributo di tutti voi, di chiunque abbia voglia, passione ed interesse a ricostruire veramente dal basso questo nostro territorio.”


Benissimo, nobile intento. Ma questo cantiere, invero, già c’è. E la signora in questione lo frequenta (e tenta di beneficiarne) da lungo tempo.

Si chiama assemblea cittadina.

Che sussista poi la possibilità che ad un’associazione aderiscano normali cittadini, questo mi pare inutile specificarlo. Lo prevede la legge, direi a naso.

La domanda allora è: questo crogiolo di menti, cosa tenta di fare?


In qualità di associazione siederà  ALLA PARI delle altre già esistenti (e con gli stessi nobili obiettivi) nell’assemblea cittadina che riunisce cittadini liberi, associati, membri di comitati ed Onlus, oppure forse, desidera reincarnare nella nostra vitaminica ex-Presidente di Provincia e neo-assessore quello che l’Assemblea ha fatto e tenterà (nonostante tutto e tutti) di fare, combattendo dal primo momento gli inevitabili personalismi sempre in agguato?

Stiamo per consegnare nelle mani della Giunta Comunale la nostra proposta di regolamento sulla partecipazione, con la quale tenteremo di incidere sull’azione dell’Amministrazione locale portando direttamente in consiglio le nostre istanze. E la Pezzopane sarà il nostro referente (delega, ça va sans dire, alla ricostruzione partecipata). Questa costituenda Associazione che ruolo avrà? Da un lato propone, e dall’altro approva? Serve a fare da “collettore” alternativo all’Assemblea, così che ella sia al contempo il nostro megafono e colei che a noi deve rispondere?

Non suona un po’ schizofrenico? Non suona un po’ strano?

A questo punto resta da augurarsi che sia una trovata pubblicitaria, che questa associazione altro non sia che il futuro comitato elettorale della signora in questione. Che abile è senz’altro, ma ancora debbo capire a far cosa.

Domani però tocca esserci, per capire, o almeno intuire che aria tira.

E magari, per farlo capire anche a lei.

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FLUSSO DI COSCIENZA #4

29 06 2010

più che un “flusso” di coscienza questo è un autentico conato.

Squillino le trombe, largo ai trombati.

Per la serie, la situazione è grave, ma non è seria, trasmettiamo in diretta senza filtri, il pensiero che sta passando per la testa al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che in queste seguenti righe cerco di trascrivere a vantaggio dei posteri.

(peccato non ci sia l’audio perché l’imitazione mi esce piuttosto bene)

consentitemi di dire, ehm, no, scusate, una cosa però voglio dirvela, noi non riusciamo a capire il senso, di quanto sta accadendo…

….

(incomprensibile)

c’è però da dire pure che L’Aquila è una città che sta morendo, e tutto il ben fatto rischia di dissolversi… noi stiamo solo chiedendo con molta educazione e le buone maniere che c’hanno insegnato delle cose che in fondo, mi dicono essere dei nostri diritti, forse. forse no? o forse sì?

Una cosa però la voglio dire forte e chiara.

Da qui non si esce se non tutti insieme e tutti uniti. Su questo carro devono salire tutti.

Ed è per questo che io voglio al mio fianco, nella squadra del Comune dell’Aquila colei che tenterà di prendere il mio posto, non appena io farò il botto definitivo.

(sembra che il Sindaco voglia riferirsi ad una donna, dunque!)

e allora, amici consiglieri… (sta facendo le prove di un discorso al consiglio Comunale?)

….è con grande onore che voglio presentarvi un volto nuovo, per il Comune dell’Aquila

(pausa colma di sospiri)

vi comunico che è entrata a far parte della squadra del comune una donna.. macché dico una donna, un’icona di quanto possiamo arrivare a fare in futuro, se ci uniamo tutti insieme!

(pathos palpabile)

E’ divenuta assessore al comune dell’Aquila L’ex Presidente della Provincia, ed ex-neo-vice-presidente della Provincia, Stefania Pezzopane!!!!”

Certo, adesso, tutti i fan della “donna di Stato, Presidente di cuore” si sentiranno rinfrancati nello spirito e nel corpo.

Personalmente trovo questa mossa stupida, oltre che sbagliata. Sbagliata perché una “bocciata” più bocciata della Pezzopane è difficile trovarla nel raggio di 100 km o forse di più. Secondo, perché trovo moralmente deprecabile il fatto che la Pezzopane trovi solo ora, da bocciata, le parole per esprimersi in maniera omogenea a quella che è la “sua gente”, che per più di un anno ha parlato all’esatto opposto di lei, sempre in guardia a non calpestare i sacri calli dell’entourage dei nostri aguzzini.

Non mi piacciono gli opportunismi. Men che meno in periodi come quelli che stiamo vivendo da un anno e più a questa parte.

Ognuno di noi ha fatto la sua scelta e l’ha pagata. In termini di isolamento, di condanna, di criminalizzazione. Di minoranza. Non è possibile che ci sia un tempo per farsi “donne di stato” ed uno per riscoprirsi combattenti e difensori degli interessi del tuo territorio. Che ti sei scientemente dimenticata, alla ricerca del consenso di ognuno, e perdendo quello di tutti. Così non si fa politica, credo. così si fa clientela.

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