Radunarsi in 300,poi 1000,poi 6000, poi forse 3000 o più, sempre autoconvocati, e autogestiti, è un’esperienza che non esito a definire eccezionale.
Solo la prima volta, in 300, siamo stati soli. Noi, e le barriere.
Ed è solo la prima volta che, (con un gesto inconsulto, in un rigurgito di ribellione a quanto non tolleriamo più da troppo tempo), abbiamo sfondato un muro, che va ben oltre quelle deboli inferriate che per mesi hanno arginato tutti noi, persone civili. E ci hanno tenuti fuori dalla nostra città.
Già dalla volta successiva, abbiamo dovuto tollerare una presenza ingombrante e, che so essere non solo a me sgradita: quella dei politici,e dei giornalisti d’assalto.
Quegli stessi che per mesi, pur sapendo che esistevamo e come la pensavamo, hanno cinicamente aspettato che fossimo noi, a fare un passo di grandezza tale che non se ne potesse non tenere conto.
Ora però, la prospettiva va invertita. Leggi il seguito di questo post »
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