LIBERARSI DAGLI AGUZZINI DI SEMPRE

9 03 2010

IN COMUNIONE D'INTENTI. COSI' LI RICORDIAMO.

Radunarsi in 300,poi 1000,poi 6000, poi forse 3000 o più, sempre autoconvocati, e autogestiti, è un’esperienza che non esito a definire eccezionale.

Solo la prima volta, in 300, siamo stati soli. Noi, e le barriere.

Ed è solo la prima volta che, (con un gesto inconsulto, in un rigurgito di ribellione a quanto non tolleriamo più da troppo tempo),  abbiamo sfondato un muro, che va ben oltre quelle deboli inferriate che per mesi hanno arginato tutti noi, persone civili. E ci hanno tenuti fuori dalla nostra città.

Già dalla volta successiva, abbiamo dovuto tollerare una presenza ingombrante e, che so essere non solo a me sgradita: quella dei politici,e dei giornalisti d’assalto.

Quegli stessi che per mesi, pur sapendo che esistevamo e come la pensavamo,  hanno cinicamente aspettato che fossimo noi, a fare un passo di grandezza tale che non se ne potesse non tenere conto.

Ora però, la prospettiva va invertita.

Di certo, quanto si è fatto, non lo si è fatto alla ricerca di un’attenzione mediatica che non ci porta nulla, se non la gioia di poter dire che, ecco, finalmente sanno che ci siamo, siamo vivi, e venderemo cara la pelle. Che finora il mucchio di fandonie raccontato su L’Aquila, va decisamente ridimensionato e riportato a dimensioni reali.

Di certo non abbiamo cercato in quella domenica dei primi 300 l’attenzione dei politici locali, che per mesi hanno tessuto rapporti col Governo centrale improntati ad un incomprensibile atteggiamento prono incondizionatamente e costellato da molte premature attestazioni di stima verso chi, nell’anno trascorso, ci ha gestiti come un intralcio alle grandi opere che qui si stavano programmando prima, ed attuando poi.

Per questo motivo, per tutto quanto noi non abbiamo cercato più da loro dopo i primi vani tentativi di essere considerati legittimi interlocutori delle istituzioni locali e nazionali che di noi si stavano occupando, adesso chiediamo un’ unica forma di rispetto. Ammesso che di rispetto per noi siano capaci.

Noi non vogliamo vederli più nelle nostre manifestazioni, nelle nostre attività collettive ed autoconvocate,che hanno dato vita nell’ultimo mese a questo movimento.

E non è a loro che ci rivolgiamo. Non più, per lo meno non ora.

Ci rivolgiamo alle persone sul nostro stesso livello. Quello dei cittadini comuni.

Non di certo quello dei cittadini che rivestono funzioni pubbliche.

Questi ultimi, hanno il dovere a mio parere di occuparsi d’altro. O se mai volessero occuparsi dei nostri problemi, hanno facoltà e potere per farlo in altre sedi, e con altri mezzi. Diversamente, dimostrano solo ciò che da tempo sospettiamo, ovvero la loro totale inutilità.

Non hanno il diritto di mettersi sul nostro piano, men che mai ora, che le responsabilità di gestione della ricostruzione passano a loro. E per di più di farlo in campagna elettorale.

I nostri mezzi sono banali, ma dimostrano di saper essere efficaci: domenica scorsa, abbiamo mandato in discarica dieci tonnellate di terriccio, e differenziato ed avviato al riciclo e reimpiego altre 30 tonnellate di materiale.

Il peso che avvertivamo da mesi mentre soffocava le nostre speranze di rinascita, ora s’è alleggerito di ben 40 tonnellate. Il tutto, in 3 ore di lavoro, svolto con le nostre mani e le nostre pale.

E allora, figuriamoci solo di cosa potrebbero essere capaci loro, se solo fossero disposti a prendere qualche schiaffo da chi per mesi ci ha seviziati e tramortiti senza possibilità d’appello.

Per questi motivi, io contesterò a costo d’essere solo(ma non credo accadrà), ognuna di quelle personalità che in queste settimane ci hanno volgarmente cavalcato a fini elettorali, se tornerà a farci visita.

E che, per  di più, così facendo impediscono di fatto che nel nostro movimento spontaneo e privo di connotazioni politiche si aggiungano contributi da nuovi cittadini che avvertono le stesse necessità nostre: ricostruire L’Aquila, prescindendo dalla politica degli schieramenti, solo pubblicamente contrapposti, e poi, segretamente, in perfetta sintonia. Noi siamo un passo avanti; preso atto di quanto si è fatto, e per il quale ognuno ha la sua diversa opinione, adesso il fine è unico: L’Aquila, presto e bene.

Questa politica ci sta uccidendo da troppo tempo. Il movimento se ne deve liberare. Per sempre.

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12 responses

9 03 2010
chiappanuvoli

Sono molto d’accordo, ma in concreto? Presto ci saranno le elezioni provinciali. E’ come essere chiamati a dare un giudizio. Il voto, quest’esiguo avanzo di democrazia, è la nostra arma. Volenti o nolenti. Io non voterò perché non sono in Italia, ma il dubbio amletico mi rimane: chi avrei dovuto votare?
Allo stato dei fatti, nessuno! Sarei dovuto andare in piazza a spalare e basta.
Mi chiedo però, non c’è un’alternativa? Un’alternativa ad una destra prepotente ed asservita ed a una sinistra impotente e che non serve a nulla.
Che faranno gli aquilani chiamati ad una scelta puramente politica?

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10 03 2010
Federico

No, Alessandro. Non c’è alternativa. Bisogna prenderne atto.

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10 03 2010
lo_straniero

Caro Federico,
capisco che la presenza dei politici dia fastidio,
non capisco, invece, quella dei giornalisti.
Ovvio che tra loro ci siano quelli che si chiamano sciacalli
ed è per questo che il sito di AITech non ha avuto le visite che hanno avuto altri, che si definiscono e vengono visti (loro e non noi!) come coloro che parlano di questa città…! Noi che abbiamo i mezzi e la professionalità per fare riprese video di qualità, non abbiamo mai voluto speculare sui morti ammazzati. E’ una scelta che giornali e siti web aquilani non hanno condiviso, preferendo facili guadagni e visibilità!
Gli sciacalli non si vedono, non si riconoscono, se non quando hanno messo a nudo i loro reali motivi di “partecipazione”.
Ma, Federico, non è grazie a quelle telecamere e a quei giornalisti, quelli, tengo a sottolineare seri e non sciacalli, che la verità “vera” di questa città è venuta a galla?
Di questa città non sò quanti siano realmente interessati alle sue sorti.
Ho pubblicato la notizia che il numero di marzo di AITech è visibile on line.
Ho, ovviamente, messo il collegamento al sito.
Sai bene che è un giornale che dedica un articolo al mese a L’Aquila e l’Editoriale (e la sua copertina che si rifà al tema trattato dal Direttore Editoriale) credo di ricordare che sia sempre stato dedicato a questa città.
Commenti su facebook nessuno, nè sui post inseriti sulla “home”, nè nel gruppo di AITech. Spero che il giornale cartaceo abbia una capacità penetrativa, di maggiore intensità!
Dobbiamo incontrarci per pensare ad un articolo per Aprile.
Un abbraccio
Pietro

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10 03 2010
eligio

BASTA CON QUESTA CAZZO DI STORIA DELLA PRIVATIZZAZUINE DELL”ACQUA..E GIà STATA PRIVATIZZATA DAI POLITICI…CON I LORO ONERI STELLARI E CON LE LORO ASSUNZIONI CLIENTELARI…DESTRA E SINISTRA..LO FACCIAMO STò MOVIMENTO ALTERNATIVO..O NO?TEDESCHI..PARTITO DEMOCRATICO E CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI DESTRA E SINISTRA..E TUTTI I SINDACI DELLA MARSICA…CON ALLINEAMENTO DEL SINDACO DI S.VINCENZO VALLE ROVETO..CARLO ROSSI DI RIF COM.

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11 03 2010
federico

Eligio, anzitutto modera i termini. Se poi sai anche spiegarmi cosa diamine c’entra sta sparata col tema del mio articolo, te ne sarei davvero grato.

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11 03 2010
Paolo

Secondo me Eligio ha sbagliato blog o ha un pusher migliore del mio.
Federico sono d’accordo che dobbiamo mandare a quel paese queste faccie da escremento, un pò meno per i giornalisti che invece anche quando cercano di infangarci in realtà fanno il nostro gioco.
E sopratutto quelli che non ci infangano, Immagina se gente come Angelo Venti con il suo fotografo Marco D’Antonio non ci stessero a seguire e sostenere (solo per citare i migliori) avremmo avuto un movimento molto più esiguo e meno riverbero.
I Politici di ogni razza sono da mettere al patibolo anche se non ci fosse stato nessun Terremoto, ma chi fa da collante nella nostra società attraverso la comunicazione dal basso e senza filtraggi va rispettato

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11 03 2010
Filippo

Federico la città siete e voi. E quello che voi avete capite estate mostrando è un messaggio importantissimo che dovrebbe andare a tutto il paese.

Da un lato vi contrapponete al codetto “partito del fare” che poco fa e se fa è solo perchè sbrilluccicca, poi si sa, passati i flash e le telecamere vi abbandona.

La città vi appartiene. Avete diritto di mostrare il vostro disprezzo per chi vi ha inorato, per chi ha progettato il futuro post terremoto a tavolino. Senza considerarvi, con il risultato di mischiare nelle famose new town gente alla cavolo di cane. Dando la picconata finale alla comunità aquilana, disgregandola ancor di più.

Ora, e penso che qui ti sbagli, voi solo avete il diritto di riappropriarvi della vostra città e di partecipare alla ricostruzione (per’altro mai partita). Voi ora vaete anche il dovere di prendervene cura. Federico, capisco il tuo impegno concreto, ma voi siete quelli che dovrete tirare fuori L’Aquila da qui. Siete voi che dovrete prenderla in mano. Siete che voi che dovrete farvi carico dellla sua amministrazione.

Lo so che non volete mischiarvi a quelli che chiami “politici”.Ma dovete prendere la missione come la nostra classe politica nel dopo guerra. Una dura missione a termine.

Ma i politici sono quelli che si occupano della “polis, della città , de L’Aquila. E ne dovrebbero prendere cura. Se non lo fanno quelli preposti a tale incarico. Lo dovete fare voi.

Son cosciente che questo implicherà delle divisioni, ma per favore rispondimi alla domanda: se non voi chi altro? E se non ora, quando allora?

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24 03 2010
arturo

Questo motore di ricerca,cioe’ Virgilio,gettatelo nella fognatura perche’
dentro vi sono tonnellate di super stronzi.Le bandiere rosse ve le dovete
mettere nel culo,visto che avete un buco spaventosamente enorme.
Basta con la sinistra,CI AVETE ROTTO I NOSTRI GROSSI CAZZI
PERCHE’ NOI DEL PDL ABBIAMO I CAZZI GROSSI GROSSI GROSSI E LUNGHI
LUNGHI LUNGHI E CE LI AVETE ROTTI,CAPITO?NON LESIONATI,MA ROTTI
GLI ITALIANI NON VI SOPPORTANO PIU’ e adesso pubblicate,facce di
cazzo

(nota di Federico): certo caro Arturo, il mio cazzone. Ti pubblico senza filtri. Meriti di essere scoperto così, al naturale!

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24 03 2010
Chiappanuvoli

Un lord, non mi stupisco che sia del piddielle e che abbia un c…o grosso grosso, ma attenzione a non confonderlo con la testa…

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24 03 2010
arturo

Per Federico:tu non hai un cazzone,TU SEI UN CAZZONE
Per chiappanuvoli:TU CONTINUA A “CHIAPPARE I NUVOLI” e i tuoi compagni
ti “faranno” le chiappe.
Bastardi tutti e due,il governo Berlusconi ha consegnato centinaia e centinaia
di case agli aquilani nei tempi stabiliti,case con tutti i comfort e il tutto e’
avvenuto senza chiedere NEANCHE UN CENTESIMO a noi italiani. Il governo
ha dato agli abruzzesi oltre 8 miliardi di euro.Rincoglioniti!!!!!!!
Se si fosse trovata la sinistra al governo,i ministri rossi avrebbero fatto
l’opposto,perche’ avremmo dovuto essere,PER FORZA,solidali.Coglioni!!!

(Federico aggiunge): CONGRATULANDOMI CON TE PER LA TUA LUCIDITA’ E SIGNORILITA’, DOTI COMUNI AI BERLUSCONES COME TE, TI INVITO AD ASTENERTI DAGLI INSULTI. SALVATI IL CULO, FINCHE’ SEI IN TEMPO.

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24 03 2010
Chiappanuvoli

Fede, ti invidio, hai fans. Stai diventando come Berlusconi! Non ti capiscono e ti infangano!! Questi del PDL sono solo dei luridi comunisti! ehehehehe

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25 03 2010
Ser Victor

Non sono Berlusconiano,pero’ sono d’accordo con Arturo:Bisogna dare a Cesare
quel che e’ di Cesare. Il Berlusconi ha dato tantissimo all’Abruzzo senza mettere
le mani nei nostri portafogli.Tu,piuttosto,Federico,non hai saputo rispondere
ad Arturo. Io credo che questa sarebbe stata la risposta piu’ giusta,se
vogliamo essere equi.

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