UNA CARTOLINA DA L’AQUILA

2 06 2010

Vi scrivo due righe per raccontarvi prima che sia tardi di una bella iniziativa a cui parteciperò domenica 6 Giugno nella mia città. L’idea è di un aquilano che ho conosciuto in questi mesi di “cittadinanza attiva”, un vulcano di idee. Diversamente da me riesce sempre a trovare uno sbocco costruttivo alle necessità che lui, come me e come noi aquilani percepiamo.

Per questo motivo, l’ultima iniziativa proposta vale davvero la pena di raccontarla nella sua semplicità.

Domenica 6 Giugno, infatti, ci troveremo tutti davanti la Basilica di San Bernardino, nel pieno centro storico, e da lì spediremo cartoline con immagini della nostra città in tutta Italia e a tutti i personaggi che contano della politica nazionale e locale. Ai nostri amministratori, ai sindaci, alla maggioranza ed all’opposizione, al Governo nazionale, regionale e provinciale.

Su tutte sarà scritto “COSì ERA, COSì DOVRA’ TORNARE… MA QUANDO?!”

Esercitare una sorta di pressione psicologica sui responsabili del nostro destino (quelli che con la loro dedizione, se ne avessero una, potrebbero determinare un futuro sereno per questa città), con un gesto che accomuna tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica di ognuno, che quì a L’Aquila sta diventando un prevedibile (e previsto) strumento per continuare a tenerci divisi ora che abbiamo un obiettivo comune.

L’iniziativa sarà seguita in diretta streaming dalla web tv con la quale collaboro insieme a tantissimi amici aquilani, l’aquila99.tv, e al termine dell’operazione formeremo una scritta umana lungo la scalinata di San Bernardino.

Cliccando quì potete trovare le immagini delle cartoline che spediremo: potete stamparle e spedirle anche voi agli indirizzi indicati.

L’Aquila è un patrimonio di tutti: dimostratelo spedendo una cartolina. Dimostrate che non ci teniamo solo noi, che abbiamo la fortuna di vivere quì.

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2 responses

2 06 2010
Antonio

“Esercitare una sorta di pressione psicologica sui responsabili del nostro destino (quelli che con la loro dedizione, se ne avessero una, potrebbero determinare un futuro sereno per questa città)”

Dire che il gesto sia lodevole, mi sembra poco. Questa è la dimostrazione che anche quando sembra tutto perduto, c’è sempre voglia di lottare, o almeno di urlare. Ma a chi invierete il vostro grido di rabbia? a berlusconi? al vaticano? a quelli che ridevano pensando ai loro profitti?
Pensare che chiedere un po’ di pietà agli squali serva a qualcosa?
Suppongo che per ora bisogna “tirare a campare” e vedere di sopravviverere, cercando però di non DIMENTICARE!!! Perchè poi il tempo passa e poco prima delle elezioni qualche cosa vi verrà dato, ma sarà lì che uno deve RICORDARE!!!
Per ora le cartoline possono essere mandate, ma già da ora bisogna contrastare con tutti i mezzi gli squali; non potremo vincere perchè sono troppo forti, però possiamo almeno limitare ulteriori danni.
Antonio.

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5 06 2010
Fiorella

Ci sarò, ho già pronte le cartoline!!!!!

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